I misteri della vita assumono le spoglie di malattie che lasciano interdetti anche i medici
Essenziale sia nella scrittura che nella struttura. Essenziale non nel senso di scarnificato fino all'osso, ma nel senso di "elementare": ma ha indiscutibilmente un suo stile, pertanto il tutto risulta piacevole. A un certo punto si fa molto lento, ed anche questa lentezza ha il suo lato piacevole perché si intona con i contenuti. L'Amore compare nel titolo ma con il contenuto c'entra poco o niente: questo sempre accade quando c'è l'Amore nel titolo (ad esempio, ricordo tanti anni fa le mie iniziali perplessità di fronte all'ottimo Elena, Elena amore mio di De Crescenzo; e poco tempo dopo mi ricordo benissimo di un tizio che per far "colpo" mi sfotteva vedendomi leggere Il vecchio che leggeva romanzi d'amore: ignorante perché non conosceva Sepúlveda; e ignorante due volte perché non si capisce in che modo uno possa arrivare a credere che, per attirare l'attenzione di una ragazzina quattordicenne, il metodo giusto sia di punzecchiarla e prenderla in giro. Già ho i miei dubbi che un tale metodo possa funzionare con una panterona maliziosona. Fine della digressione).
Dunque dicevo: il fatto che qui ci siano uno scrittore (anzi, aspirante scrittore) settantenne ed una trentaseienne che dovrebbe essere un qualcosa di simile alla badante, ed il fatto che i due vadano ad instaurare un rapporto speciale, è tutto un pretesto per parlar d'altro. La loro intimità sarà per lo più elegantemente sottaciuta e per lo più racchiusa nelle battute finali di ogni capitolo. Si evidenzia piuttosto una storia che parla di dolore, del male di vivere, della difficoltà di riconciliarsi con il passato - più in particolare con gli errori del passato - eppure è un racconto delicato ed elegante come una ballerina che danza sulle punte. Quel che accadrà - non proprio all'improvviso ma comunque quando lui non ci sperava più - sarà che il protagonista troverà una "strada di casa", cioè la via per riconciliarsi con i ricordi, con la sua famiglia, la sua cultura - nello specifico: una cultura arcaica, difficile ed a volte ingombrante come quella ebraica. In questo senso, l'Amore che compare nel titolo assomiglia molto molto da vicino a quello che c'è in Una storia d'amore di Guimarães Rosa: è l'amore per le proprie radici, per il proprio paese.I protagonisti sono entrambi amabili, si entra in empatia con loro e ci si può facilmente immedesimare nei loro comportamenti, nei pensieri e nei ricordi dell'uno e/o dell'altra. Particolarmente da apprezzare la costruzione della protagonista Irena: è una donna comunissima, ha sia pregi che difetti, anzi i suoi pregi si trovano proprio nascosti negli anfratti dei suoi difetti, porta con sé una sorta di lieve "magia" ma non è la classica wonder-woman come se ne trova nella stragrande maggioranza dei romanzi, un fenomeno che ormai imperversa sotto la bandiera di un femminismo un po' distorto e un po' tanto pink-washing e che francamente io non sopporto più.